Sicilia è il nome sia dell'isola più grande d’Italia che dell'intero territorio della Regione Siciliana, di cui fanno parte anche l'arcipelago delle Eolie, quello delle Egadi e quello delle Pelagie, oltre che le isole di Ustica e Pantelleria e i piccoli arcipelaghi dello Stagnone e delle Ciclopi. I 1.500 chilometri di coste rendono importante il turismo balneare nelle isole siciliane, che possono vantare anche altre bellezze, sia naturali, come boschi collinari e di montagna, che culturali, come siti archeologici quali Morgantina, Segesta, Selinunte, Valle dei Templi, Villa del Casale e città d’arte, ricche di chiese, teatri, castelli, palazzi. La fiorente agricoltura e i prodotti agroalimentari, i parchi e le riserve naturali, il folklore, il clima mediterraneo secco, con estati calde e molto lunghe, completano il quadro delle qualità caratteristiche sicule.
L'isola di Sicilia, la più grande di tutto il Mediterraneo, ha una forma quasi triangolare, al cui vertice di nord-est troviamo Capo Peloro (o Punta del Faro), al vertice di nord-ovest Capo Boeo e a sud-est Capo Passero. È bagnata dal Mar Tirreno, dal mar di Sicilia e dal mar Ionio; la fascia costiera è inoltre costituita dallo stretto di Messina, dal Canale di Sicilia e dal Canale di Malta.
La Sicilia (regione autonoma e a statuto speciale) è suddivisa in sei liberi consorzi comunali (Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Trapani) e tre città metropolitane (Palermo, Catania e Messina). I porti di tutte le isole che la compongono, sia industriali, sia commerciali, che di altra tipologia o porticcioli, sono in totale 126. I più importanti sono i porti di Messina, Palermo, Catania, Augusta, Trapani, Milazzo, Gela, Porto Empedocle (Agrigento) e i porticcioli di Pozzallo, Cefalù e San Vito Lo Capo.
Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari con il resto d'Italia, ci sono treni a lunga percorrenza da Roma, Napoli e Milano verso Palermo, Messina e Siracusa. Di seguito, inoltre, gli scali aeroportuali: Aeroporto di Catania-Fontanarossa "Vincenzo Bellini", Aeroporto di Palermo-Punta Raisi "Falcone e Borsellino" (Cinisi), Aeroporto di Trapani-Birgi "Vincenzo Florio", Aeroporto di Comiso "Pio La Torre"; più piccoli quelli di Pantelleria e Lampedusa.
Le spiagge più belle e famose sono quella palermitana di Mondello, la Playa di Catania, La Scala dei Turchi e la spiaggia di San Leone nei dintorni di Agrigento, quella siracusana di Fontane Bianche. Ma i litorali sabbiosi più spettacolari sono quelli delle isole minori.
I sette siti della regione con il titolo di patrimonio dell'umanità dell'UNESCO sono la Villa del Casale di Piazza Armerina, il Parco della Valle dei Templi di Agrigento, le Isole Eolie, le Città tardo barocche del Val di Noto, Siracusa e la Necropoli di Pantalica, il Monte Etna, la Palermo arabo-normanna, la cattedrale di Cefalù e la cattedrale di Monreale. Sono siciliani anche due patrimoni orali e immateriali dell'umanità, L'opera dei pupi e il metodo di coltivazione dello Zibibbo (nome sia del vitigno che del vino dolce) di Pantelleria.
La vitivinicoltura è molto sviluppata. Tra i vitigni autoctoni spiccano il Nero d'Avola e il Frappato (D.O.C.G. Cerasuolo di Vittoria), il Nerello mascalese, il Bianco d'Alcamo, l'Inzolia. Vengono prodotti localmente anche svariati litri di olio. È copiosa infatti la produzione di olive, oltre che di frumento, frutta, ortaggi e legumi. L'allevamento più praticato è quello di ovini, caprini ed equini. La pesca è prevalentemente quella del pesce spada, del tonno, di sardine, alici, sgombri e altro pesce azzurro. Gli allevamenti ittici sono costituiti principalmente da spigole, orate, tonni e molluschi.
La gastronomia è estremamente variegata. Nella zona di Palermo sono da provare le panelle, i crocché, il pane con la milza, la frittola di frattaglie, la stigghiola di budella, la pizza sfincione. Piatti tipici messinesi sono il pesce stocco, gli arancini, il pidone e la focaccia. Nella zona di Trapani viene cucinato un ottimo cuscus, a base di pesce. I dolci tipici siciliani sono senza ombra di dubbio i cannoli e la cassata, senza dimenticare, però, la granita.