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10 cose da fare sull’isola d’Elba

Non ci sono solo spiagge all'Elba, ma anche terme, montagna e tanti luoghi di interesse storico e archeologico. Vediamo insieme cosa fare sull'isola.

Cosa fare all’Elba

L’attrazione principale dell’isola d’Elba è naturalmente il mare. Meno nota è la presenza di montagna, terme, aree archeologiche e ville storiche. Una volta sbarcati, probabilmente a Portoferraio, dove c’è il porto maggiormente operativo (ma per raggiungere l’isola d’Elba ci sono anche i porti di Cavo e di Rio Marina) sarete inevitabilmente mossi, in estate, dalla voglia di andare immediatamente alla spiaggia. Potete, a questo punto, farvi condurre dall’istinto o anche progettare percorsi alternativi, specialmente in bassa e media stagione.


1) Visitare le Fortezze Medicee di Portoferraio

Fortezze Medicee

Anche se il comune di Portoferraio, capoluogo dell’Isola d’Elba, vanta origini molto più antiche, fu Cosimo de’ Medici nel 1548 a strutturare la città nel momento in cui fece costruire le fortificazioni di Cosmopoli, progettate per resistere alle incursioni di pirati e nemici. Si tratta di architetture militari strategiche e inespugnabili che hanno effettivamente protetto la città anche dagli attacchi di temibili corsari. Le Fortezze Medicee sono accessibili, con biglietto, da Via Guerrazzi, nel centro storico di Portoferraio.


2) Andare in spiaggia

Spiaggia dell’Elba

Andare in spiaggia è sicuramente la prima cosa che viene in mente quando si pensa all’Elba, e non a torto: sull’isola ci sono infatti ben 86 spiagge raggiungibili via terra, che diventano più di cento comprendendo anche quelle accessibili solo via mare. Se non si è qui in estate, si può sempre fare una passeggiata rilassante in riva al mare, soprattutto lungo arenili sabbiosi come quelli della Biodola, di Spartaia, Cotoncello, Fetovaia, Cavoli, Marina di Campo, Lacona, e altri ancora. In alta stagione, poi, questa è sicuramente l’attività da porre in cima alla lista.


3) Recarsi a vedere la Villa romana delle Grotte

Villa romana delle Grotte

L’area archeologica di Villa romana delle Grotte è un museo a cielo aperto: i resti della domus di epoca augustea includono, oltre agli ambienti residenziali, anche giardini, edifici termali e una cisterna. Il nome della villa deriva dai particolari voltoni che sembravano grotte. Da qui è possibile giovarsi di spettacolari vedute panoramiche sul Golfo di Portoferraio. Se si arriva al sito archeologico in bus, si può usufruire di una riduzione del 50% sul biglietto d’ingresso.


4) Entrare nella Villa di San Martino

Villa San Martino

Napoleone Bonaparte venne esiliato sull’isola d’Elba il 3 Maggio del 1814, fino alla fuga del 26 febbraio 1815. Le sue due case sono oggi i Musei delle Residenze Napoleoniche: Villa dei Mulini, nel centro storico di Portoferraio, e Villa San Martino, più grande, immersa nel verde. Il principe russo Anatolio Demidoff, che aveva sposato la nipote di Napoleone, arricchì la struttura con la costruzione della Galleria Demidoff, un’architettura neoclassica che precede la villa e custodisce ed espone originali cimeli napoleonici come armi, incisioni, litografie e acqueforti.


5) Andare alle Terme

Terme di San Giovanni

Nel golfo di Portoferraio, le Terme di San Giovanni propongono fanghi, bagni, cure inalatorie, idromassaggi, massaggi e trattamenti estetici, thalassoterapia. Nel centro benessere del Thermarium, ci sono sauna finlandese, bagno turco, piscina idromassaggio, doccia emozionale, zona relax. Dal bacino delle Terme Isola d’Elba si prelevano acqua salsoiodica, fango, alghe e piante marine.

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6) Perlustrare l’area archeologica della Linguella

Area archeologica della Linguella

La Linguella è una piccola lingua di terra che chiude il versante orientale della darsena di Portoferraio, alla cui estremità c’è la Villa romana della Linguella, risalente al I secolo a.C. e, a breve distanza, la Torre della Linguella, chiamata anche Torre del Martello, fortezza costruita dalla casata dei Medici sui resti dell’impianto termale della villa marittima di epoca romana. Si possono visitare sia gli edifici, che il Museo Civico Archeologico situato all’interno della torre.


7) Salire al Santuario del Monserrato

Santuario del Monserrato

Per visitare il Santuario del Monserrato bisogna salire sul Monte Castello, alto circa 200 metri, percorrendo circa tre chilometri da Porto Azzurro, di cui l’ultimo necessariamente a piedi. Su uno sperone di roccia che domina la vallata, la chiesa custodisce un dipinto della Madonna Nera, copia di quello della Nuestra Señora Morena del santuario di Montserrat in Catalogna. Il santuario venne fatto costruire nel 1606 dal primo governatore spagnolo di Longone, don José Pons y León.


8) Esplorare il Parco Minerario

Parco Minerario

La zona est dell’Elba è caratterizzata dai giacimenti di ematite, che hanno rappresentato per millenni (fin dall’epoca etrusca) una delle più grandi riserve di ferro del Mediterraneo. Il Parco Minerario è nato nel 1991 per riconvertire le aree dei giacimenti. Oltre ai cantieri minerari, esplorabili a piedi, in bici, sul trenino o su un fuoristrada militare, si possono visitare il Museo dei minerali e dell’arte mineraria, ubicato nella sede della direzione delle miniere, nel centro storico di Rio Marina, e il Museo Archeologico del Distretto Minerario, che si trova a Rio Albano.


9) Girare per la zona dei Sassi Ritti

Sassi Ritti

Nei pressi del paese di San Piero, a 327 metri di altitudine, quattro megaliti monolitici testimoniano l’antica culto del sole in uso presso le popolazioni che abitarono all’Elba durante il Neolitico. Dalla collina si scorge il mare con l’isola di Montecristo e, nei paraggi, in località Le Macinelle, un caprile e due capanne in pietra costruite nei primi anni del ‘900 per la produzione di formaggi. Non distante, c’è il grande Mulino di Moncione.


10) Prendere la cabinovia per il Monte Capanne

Cabinovia di Monte Capanne

Per salire sulla vetta più alta dell’isola d’Elba e di tutta la provincia di Livorno, a un’altezza di 1.019 metri sul livello del mare, è possibile prendere, in estate, la cabinovia da Marciana (precisamente da località Pozzatello) che arriva fino a 950 metri, dopodiché bisogna proseguire a piedi lungo un sentiero. Una volta in cima, con un pò di fortuna, potreste riuscire a vedere un branco di mufloni e, nelle giornate limpide, un grandioso panorama che riesce a includere tutte le isole dell’Arcipelago Toscano.

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