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Imbarcare l’auto sul traghetto: procedure e consigli

Per imbarcare l'autovettura sul traghetto vanno seguiti alcuni criteri, che per le svariate compagnie si rivelano molto simili, anche se possiamo riscontrare delle differenze.

Viaggiare in traghetto con auto al seguito

Con il termine auto intendiamo i veicoli per il trasporto di persone. Per quanto riguarda gli autoveicoli adibiti al trasporto di merci, sono disponibili al seguente link le informazioni per l’imbarco di veicoli commerciali sui traghetti. Se sulla vettura viaggiano solo persone con proprie cose e bagagli, la prassi a cui attenersi è la seguente. Ancora prima di imbarcare l’automobile, nella fase immediatamente successiva alla prenotazione, è importare verificare che sul biglietto tutti i dati corrispondano alla richiesta e che i dati dell’auto al seguito corrispondano a quanto indicato sul libretto di circolazione e sul documento d’identità, che possono dover essere esibiti anche prima della salita a bordo. Al momento dell’acquisto del biglietto infatti, bisogna comunicare caratteristiche (targa, marca, modello) e dimensioni del veicolo, variabile, quest’ultima, che influenzerà il prezzo finale (solitamente un punto di separazione tra categorie tariffarie è la lunghezza di 4 metri, oltre i quali il costo aumenta; un aumento è previsto anche per rimorchi o roulotte), e dichiarare i veicoli GPL/metano sui traghetti (al link tutte le informazioni utili all’imbarco quando l’alimentazione è a gas); quest’ultima segnalazione andrà ripetuta, in alcuni casi, al Comando di bordo, e in ogni caso all’imbarco.

Se si viaggia con al seguito camper, roulotte, fuoristrada o mezzi di altezza superiore ai 2 metri circa da terra, bisogna segnalarlo quando si prenota. Anche la larghezza, se superiore, di solito, al metro e ottanta, va segnalata, sebbene spesso non soggetta a variazioni della tariffa. Le dimensioni sono da considerarsi fuori tutto, ovvero includendo nel computo anche eventuali parti sporgenti, come ganci traino, portabagagli o altro; ogni compagnia stabilisce diversi limiti dimensionali e di ingombro. Un divieto tassativo importante è quello di trasportare all’interno del veicolo materiali infiammabili, esplodenti, corrosivi, pericolosi, bombole cariche di ossigeno, aria compressa, gas e similari.

Procedure e consigli per imbarco e sbarco auto

Per imbarcarsi con auto al seguito, è necessario presentarsi, a seconda della compagnia di navigazione e del porto, dai trenta ai novanta minuti prima della partenza. È obbligatorio avere veicoli efficienti in ogni parte, soprattutto per quanto riguarda gli organi di frenatura, rotolamento e sospensione. L’imbarco, il parcheggio e lo sbarco del veicolo avvengono, sotto la guida e responsabilità del passeggero conducente, secondo le direttive del personale di bordo. Durante queste fasi, non dovranno essere presenti in auto gli eventuali altri passeggeri. I veicoli non saranno necessariamente imbarcati nell’ordine cronologico del loro arrivo in banchina, bensì in base alle disposizioni del Comandante e degli addetti (quelli alimentati a gpl/metano, per esempio, hanno una particolare regolamentazione che ne può condizionare l’accesso). Una volta effettuato il parcheggio è obbligatorio per i conducenti:

  • inserire una marcia bassa e tirare a fondo il freno di stazionamento;
  • chiudere i finestrini e le portiere;
  • spegnere motore, luci e ogni altro apparato elettrico;
  • in caso di alimentazione a gas, chiudere tutte le valvole di intercettazione;
  • togliere le chiavi dal cruscotto (alcune compagnie possono imporre di lasciare che l’auto sia accessibile e con la chiave di contatto inserita);
  • disinserire l’allarme e/o l’antifurto.

Può essere richiesto di scaricare eventuali bagagli dal tettuccio. Se non è possibile chiudere l’auto, ovviamente non bisogna lasciare le proprie cose lì, ma questo è un consiglio che vale sempre, soprattutto in caso si abbiano oggetti di valore. Durante la traversata e le operazioni di ormeggio e disormeggio non si può andare né stare in macchina e nel garage del traghetto. Non si può accendere il motore prima dell’apertura della rampa di sbarco. All’arrivo l’autovettura andrà tempestivamente ritirata. Eventuali danni o altri eventi dannosi avvenuti a bordo vanno dichiarati prima dello sbarco e in nessun caso il passeggero avrà diritto ad abbandonare il proprio mezzo sulla nave. In caso di richiesta di risarcimento per aver ricevuto un danno, affinché l’indennizzo risulti ammissibile, lo stato del veicolo deve essere riconosciuto all’arrivo, in contraddittorio con il Comando di bordo, e verbalizzato.

Divieti di sbarco con veicolo su isole minori

Durante alcuni periodi dell’anno viene decretata la limitazione all’afflusso e alla circolazione di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori su alcune isole minori italiane. Sono i divieti di sbarco dei veicoli per i non residenti di determinati comuni insulari dichiarati di soggiorno o cura, vigenti nei periodi di media e alta stagione turistica, e in qualche caso in bassa stagione. Lo stesso provvedimento, con alcune deroghe, prevede anche la possibilità, per delle categorie di persone non residenti stabilmente sulle isole in questione, di sbarcare veicoli.

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